lunedì 17 febbraio 2014

Di Favino, film, favole e festine

- Ma dico, con tutti i sabati del calendario, proprio questo sabato qui doveva essere
- Wonder, il mondo mica gira intorno alla tua agenda
- Cosci, lo sai che ti stimo. Però certe volte mi irriti
- Tipo adesso?
- Come ci sei arrivata?
- Ma vedi che non hai capito una mazza di quello che ti sto dicendo
- Perché tu sei subdola, insinui, e sai che io non sono intelligente. Mi applico, ma non ci arrivo
- Allora te lo dico con le parole della tua Amica di Arbizzano: se non vai, te sì mona.

Confortata dalle rassicurazioni della Cosci, coscienza preferita nonché unica, sabato pomeriggio la Wonder ha lasciato a casa una tavola apparecchiata con cura, con una bella tovaglia ricamata, piattini rosa, bicchieri di plastica, aranciata cocacola e chinotto, ciotole piene di patatine e olive e cipolline e popcorn, piatti di panini al prosciutto, distese di tramezzini alla nutella, due torte una delle quali con le candeline già infilate, una distesa di coriandoli e stelle filanti sul pavimento della sala e una serie di cd con le musiche di violetta e peppa pig.
Ha lasciato una cucciola biondocrine con una corona in testa, tre papà con dodici bambini dai quattro agli undici anni e tre bottiglie di vino, una di aperol e dei grissini salati, ha salutato tutti e ha pedalato sotto un cielo grigio e piagnucoloso verso un Pensiero Visibile.
Mica poteva perderselo, quell'uomo visibile lì.

Perché lui è uno degli attori più fichi del globo, diciamocelo.
E un incontro informale con quell'attore lì, chi se lo perde.

(cronaca)
Posso chiamarti Pierfrancy, sì? Tanto è un incontro intimo, no? sì ok, informale, non sottilizziamo... A proposito di quello che dici, che una volta per andare al cinema dovevi metterti via ottomila lire e dovevi scegliertelo bene, il film da vedere, perché poi se non ti piaceva ti incazzavi, e però questo serviva anche a farti capire quello che ti piaceva e quello che no, e invece adesso i ragazzi hanno tutto a disposizione e si possono scaricare gratis quello che vogliono anche se è illegale e così facendo gli va bene tutto e non sono più in grado di capire cosa gli piace perché tanto è uguale, è gratis e a caval donato non si guarda in bocca, ecco io sarei un po' in disaccordo... voglio dire, succede la stessa cosa coi libri, adesso con gli ebook scarichi anche testi gratuiti e però non è che perché sono gratuiti sono appassionanti, interessanti o anche solo gradevoli, ce ne sono anche di quelli che sono una porcata, e non è che non te ne accorgi per il solo fatto che sono gratis. Insomma uno può farsi un'opinione anche guardando un film gratis, secondo me.
E poi volevo anche dirti una cosa, cioè che talvolta è anche una scelta obbligata, vedere un film alla televisione, anche se ci perdi nella fotografia e nella regia (qualche volta), perché adesso un film lo vedi in programmazione tre giorni, ti distrai un attimo e te lo sei già perso, parlo in generale perché sai com'è, cerca di capire, con tre figlie sotto i nove anni è anche difficile organizzare una serata, vedi che anche oggi son scappata dalla festina, mi son messa pure gli stivali bassi, per fare prima, ho rinunciato al tacco dodici che ci avrei fatto una figura più da gnocca ma non ci corri granché, col tacco dodici, e vabbè che non sei tanto alto e così in foto veniamo alti uguali, però lo stacco gamba ci perde, con lo stivale.
Comunque.
E sì, lo so che sono anche io della tua generazione, e adesso l'altra generazione, quella nata col tablet in mano, è diversa, è meno educata, in quel senso lì, ho capito cosa intendi... se poi mi guardi così, con quegli occhi lì, vabbè, allora puoi dire quello che ti pare, puoi anche mettere in fila tutti i numeri di Fibonacci, tanto per fare un esempio, darmi la ricetta della coda alla vaccinara, mi puoi anche dare il numero del tuo cellulare ché tanto, guarda, non ti sto più ascoltando, credimi, il film me lo faccio da sola nella testa ed è uno di quei film che al cinema una volta sarebbero stati vietati ai quattordici, per dire.
Perché io ho una curiosità, volevo farti anche un'altra domanda, posso, Pierfrancy? Ma tu quando sei al cinema e devi baciare un'attrice, per il copione, fai finta o fai sul serio? Cioè baci davvero? Con la lingua e tutto? Perché sai se un bacio è finto secondo me si vede... Fare una prova dici? Sì, beh, va bene, facciamo pure una prova, basta che poi non si mettano le foto su facebook, ché non sai mai cosa succede, con facebook e tutti questi falsi Pierfrancesco Favino e una sola Wonder, e io ho tre bambine piccole e anche un marito, così per inciso, e a proposito, che ore sono? Oddìo, così tardi? Devo andare! Scusa, Pierfrancy, ho promesso che sarei tornata in tempo per aprire i regali e spegnere le candeline con la Gabbianella, sì sì, ovvio che le spegne da sola le candeline ma poi volevo fotografarla mentre scarta i regali, e le ho regalato un coniglio di peluche che le piaceva tanto e non vorrei perdermi la sua faccia quando lo scarta, e anche quando si spengono le luci e restano solo quattro candeline accese e lei ha questi occhietti rotondi che ridono e i capelli sciolti e biondi e quel sorriso felice, e la bocca sporca di torta al cioccolato e panna montata mentre canta lallallero lallallero, è un peccato morir, l'eternità è un battito di ciglia e balla le canzoni di peppa pig, e insomma, devo proprio andare.
Baci, eh.